
L’invecchiamento della popolazione richiede che i servizi sanitari tutelino la salute, il benessere e la qualità della vita di una quota crescente della cittadinanza. Sempre più anziani sono colpiti da una o più malattie cronico-degenerative e quindi chiamati a gestire schemi terapeutici complessi. Questa è una delle sfide più importanti per i sistemi sanitari occidentali che, seppur in modi differenti, stanno ridefinendo l’offerta di servizi al cittadino, dando una nuova centralità alla medicina di territorio e riservando agli ospedali la cura delle fasi acute o l’erogazione di prestazioni specialistiche.
Nel contributo di seguito indicato viene proposta una riflessione sui modi in cui i Medici di Medicina Generale (MMG) contribuiscono a garantire l’autonomia della popolazione anziana, supportandola nella gestione di terapie complesse nelle proprie abitazioni. A questo scopo è stato adoperato il concetto di user configuration (Woolgar e Grint, 1997; Oudshoorn et al., 2004), proveniente dagli studi sociali su scienza e tecnologia. Tale concetto porta a concentrarsi su:
– il processo di configurazione del paziente e degli altri attori coinvolti nella sua cura quotidiana sotteso dalle terapie complesse;
– le pratiche adottate dai MMG per mettere i pazienti e i loro caregivers in condizione di gestire autonomamente una terapia complessa.
Per consultare l’intero articolo http://www.aisc-net.org/home/wp-content/uploads/2013/11/ATTI-AISC2013.pdf
Fonte
Miele F., Piras E., Bruni A., Coletta C., Zanutto A. (2013). La medicina generale come lavoro di configurazione: gestire le terapie complesse nel paziente anziano. Atti del X Convegno Annuale AISC 2013, 271-276.
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